PICCOTTI (CEIS) A OGGI TREVISO: IL GIOCO D’AZZARDO SI SPOSTERÀ DAI LUOGHI FISICI A QUELLI VIRTUALI
Riportiamo l’intervista rilasciata dal vicepresidente del CEIS Treviso Sara Piccotti, psicologa e psicoterapeuta, sugli effetti del lockdown e delle chiusure per chi soffre di Gioco d’Azzardo Patologico.
TREVISO – Il suo nome proprio non è ludopatia ma Gioco d’azzardo patologico. In Italia si stima ne siano affetti trenta milioni di persone, il settanta per cento della popolazione adulta. Una patologia a tutti gli effetti per circa il due per cento degli italiani. Come reagiranno stasera alla chiusura per decreto (Dpcm del 3 novembre) di sale giochi, bingo, aree dedicate alle slot machine?
La dottoressa Sara Piccotti è una psicoterapeuta ma è anche la vice presidente del Ceis, il centro che si occupa di dipendenze in provincia di Treviso. Ritiene che inibirne la frequentazione per ragioni sanitarie possa certamente contribuire anche a disintossicare chi ha sviluppato una dipendenza da gioco: “Ma non basta: come nel caso della assunzione di sostanze o di alcol, alla prima occasione – e cioè quando riapriranno – succederà come spesso accade che ci ricadano”.
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